La macchina fotografica è stata costruita prendendo come riferimento l’occhio umano e le sue componenti. Oggigiorno le diverse parti che costituiscono una reflex richiamano aree dei nostri occhi come la retina, l’iride e la cornea. Ma hanno davvero lo stesso grado di funzionalità?
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ToggleCome funziona l’occhio?
L’occhio è l’organo responsabile del più usato e sviluppato dei sensi: la vista. Nonostante le sue ridotte dimensioni, questo organo sferico è capace di registrare ogni momento che vediamo e, attraverso i suoi diversi meccanismi, inviare le informazioni raccolte al cervello per essere elaborate.Una volta aperti, gli occhi lasciano penetrare la luce attraverso la cornea e la pupilla (che si contrae o dilata a seconda che la luminosità sia eccessiva o ridotta). Una volta attraversata la pupilla e il cristallino, la luce viene catturata dalla retina che, come la pellicola di una macchina fotografica, registra le immagini al contrario per poi convogliarle tramite i nervi ottici fino al cervello dove verranno capovolte ed elaborate. Qui troverai maggiori informazioni su come funziona l’occhio umano.
Le componenti della fotocamera rispetto all’occhio
Tutte le parti principali dell’occhio umano trovano il loro corrispettivo nei componenti della fotocamera:
- Alla cornea corrisponde la parte frontale dell’obiettivo: entrambi servono per mettere a fuoco l’immagine osservata. Sia nella fotocamera che nell’occhio la messa a fuoco avviene su un’immagine capovolta o una superficie sensibile alla luce. Nel caso della macchina fotografica questa è la pellicola mentre nell’occhio è la retina.
- Alla retina corrisponde il sensore davanti alla fotocamera: entrambi convertono i raggi di luce in impulsi che servono ad elaborare l’immagine.
- All’iride corrisponde il sistema di apertura dell’obiettivo: entrambi regolano la quantità di luce entrante.
Quali sono le principali differenze tra la fotocamera e l’occhio umano?
Secondo lo scienziato Roger Clark, nonostante le grandi innovazioni tecnologiche che negli anni hanno coinvolto la macchina fotografica, l’occhio possiede ancora una capacità di cattura e registrazione delle immagini notevolmente superiore. A riprova di questa teoria, gli studi di Clark hanno dimostrato che la risoluzione registrata dai nostri occhi è pari a 576 megapixels, mentre la fotocamera dell ultimo iphone è di 48 pixels.
Un’altra importante differenza che distingue l’occhio umano dalle fotocamere moderne si basa sulla rispettiva sensibilità alla luce:
- La fotocamera fa fatica ad adattarsi a situazioni di scarsa o intensa luminosità e richiede sempre l’intervento regolatore dell’uomo.
- L’occhio, invece, in situazioni di scarsa o intensa visibilità riesce ad adattarsi velocemente grazie alla capacità della retina di autoregolare la luminosità registrata e mandare un segnale nitido al cervello. Per dare un’idea più chiara di questa eccezionale abilità della retina è importante notare che il suo intervento permette ai nostri occhi di diventare anche 600 volte più sensibili di notte rispetto al giorno.
Questa grande sinergia tra occhio umano e cervello ci permette inoltre di vedere aree non direttamente visibili ad occhio nudo (il cosiddetto punto cieco) grazie al continuo scambio di informazioni che avviene nel nervo ottico. Ovviamente questa abilità non è accessibile nella fotocamera digitale che riesce a registrare solamente ciò che viene catturato dal suo obiettivo.
Riuscirà la macchina fotografica ad eguagliare l’occhio umano?
Il celebre fotografo, regista e curatore, Uberto Frigerio, noto per le sue campagne pubblicitarie dei numero uno della moda italiana, sostiene che la fotocamera dovrà ancora fare passi da gigante prima di riuscire ad imitare alla perfezione l’occhio umano. Per il momento, infatti, la macchina fotografica deve ancora affidarsi al cervello del fotografo e non può regolare le immagini scattate senza il suo intervento. Dunque il cervello grazie alla sua abilità di completare le informazioni mancanti e correggere quelle sbagliate rende i nostri occhi molto più efficienti di qualsiasi fotocamera in circolazione, a patto che continuiamo a prenderci cura di loro.
Ascolta il poadcat di Uberto Frigerio
Ospite della puntata è Uberto Frigerio, fotografo, regista e curatore noto per i suoi still life e per le campagne pubblicitarie dei numero uno della moda italiana. Ripercorrendo l’evoluzione della macchina fotografica negli anni, nata con l’intento di replicare le capacità dell’occhio umano, Frigerio ricorda con nostalgia i tempi in cui la fotografia veniva costruita dall’artista prima dello scatto, grazie ad un’attenta ricerca svolta nei minimi dettagli, mentre oggi tutto viene ideato in post-produzione.
Dove ascoltare il podcast?
Tutte le nuove puntate del podcast “Vediamoci Chiaro”, sviluppate sottoforma di dialoghi o meglio chiacchierate a due o tre protagonisti, sono disponibili con cadenza settimanale. Ascolta la terza puntata “La lente della macchina fotografica funziona come quella dell’occhio?” sulle principali piattaforme: