Miopia elevata o patologica: cos’è?

Chirurgia Laser
Miopia elevata o patologica: cos’è?
31/07/2024
Tempo di lettura: 7 Minuti

La miopia elevata, miopia alta o miopia patologica è causata dall’allungamento posteriore del bulbo oculare associato ad un assottigliamento delle pareti oculari. La grande miopia è definita da un asse antero-posteriore dell’occhio con una lunghezza assiale maggiore del normale (più di 26 millimetri) o quando il paziente ha più di 6 diottrie.

La miopia è il difetto della vista che provoca difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti lontani. Generalmente questo disturbo inizia nei bambini e tende a stabilizzarsi solo con l’arrivo dell’età adulta. Tuttavia, a volte, la miopia può continuare a progredire e causare diversi problemi alla nostra vista.

Quando affetto da miopia elevata, il paziente è costretto ad indossare supporti visivi come lenti o occhiali da vista per compensare i danni causati da questo disturbo.

Quali sono le cause o i fattori di rischio e invalidità?

La miopia elevata è una patologia potenzialmente invalidante e può essere causata da diverse condizioni:

  • Genetiche;
  • Ambientali;
  • Etniche: nonostante la miopia elevata colpisca il 2% della popolazione mondiale, ha un’alta frequenza nei territori dell’Asia orientale (8%) e in Europa (9,6%).

Anche abitudini quotidiane come l’uso eccessivo di schermi e device elettronici può influire sul progredire della miopia. Inoltre è importante considerare che le donne sono la categoria più a rischio di essere affetta da questo particolare difetto visivo.

La miopia elevata non va mai trascurata in quanto rappresenta un grande fattore di rischio per condizioni molto gravi che possono avere un impatto notevole sulla nostra salute. Tra queste, le principali sono:

miopia patologica

Quali sono i sintomi?

I sintomi più evidenti della miopia elevata sono:

visione con miopia magna

Quali sono le conseguenze?

Se non viene trattata in maniera tempestiva la miopia elevata può provocare diverse conseguenze gravi poichè il bulbo oculare continua ad allungarsi e a modificare le varie strutture dell’occhio, tra cui il nervo ottico e la retina.

Tra le conseguenze principali vi sono:

  • La neo vascolarizzazione coroideale e atrofia dei tessuti (causata da rotture della retina);
  • La comparsa di diverse maculopatie;
  • Il glaucoma

Come si diagnostica?

La diagnosi della miopia viene effettuata attraverso una visita oculistica approfondita che permette di valutare il numero di diottrie mancanti attraverso una serie di esami. 

I principali sono:

  • Test dell’acuità visiva: attraverso la lettura di dieci righe di caratteri, posti su una tabella lontana dal paziente, questo esame permette di valutare la capacità degli occhi di mettere a fuoco oggetti ad una certa distanza.
  • Osservazione del fondo oculare: dopo aver dilatato la pupilla attraverso l’uso di un collirio, il medico analizza il fondo dell’occhio per capire se la miopia sia di tipo semplice o degenerativo. 

Esiste un trattamento per la correzione della miopia elevata?

Generalmente il trattamento più efficace consiste nel curare le complicazioni che possono insorgere nel corso della malattia. 

I trattamenti i più efficaci secondo gli esperti risultano:

  • Intervento con laser ad eccimeri: utilizzato per le tipologie più moderate di miopia. Permette il rimodellamento della superficie corneale con una precisione al millesimo di millimetro in modo da correggere il più possibile il difetto visivo.
  • Fotocoagulazione laser: intervento per correggere lesioni nella retina che possono portare al suo distacco.
  • Impianto di lenti intraoculari fachiche: consigliato in caso di miopia elevata per garantire una correzione più precisa rispetto agli occhiali o alle lenti a contatto. Non sostituisce il cristallino naturale, come di solito si tende a fare durante la chirurgia della cataratta, bensì le lenti vengono aggiunte al sistema ottico in modo da implementarne le capacità refrattive

Qual è il trattamento adatto a me?

Per individuare il trattamento più adatto è necessaria una visita oculistica approfondita durante la quale il medico valuterà i seguenti fattori:

  • Anamnesi della vista;
  • Età;
  • Abitudini di vita;
  • Aspettative post-trattamento.

Si può prevenire?

La miopia elevata non si può prevenire ma è possibile limitarne i danni attraverso una diagnosi più precoce possibile, per cui è fondamentale che i soggetti più propensi a questo disturbo tengano sotto controllo la pressione intraoculare e il fondo oculare sottoponendosi a regolari visite mediche.

Che tipo di complicazioni possono esserci?

  • L’alterazione della macula, dovuta alla miopia può avvenire principalmente con la formazione della macchia di Fuchs (neo vascolarizzazione coroideale) o l’estensione alla macula dell’atrofia retinica. L’atrofia, che inizia come placche isolate, può colpire vaste aree del polo posteriore e, coinvolgendo l’area maculare, può causare una significativa perdita della vista portando, talvolta, i pazienti alla necessità di ausili per l’ipovisione.
  • A livello della retina periferica troviamo che la degenerazione vitrea, il distacco vitreo posteriore e le alterazioni della retina sono più frequenti tra i pazienti miopi e possono dare origine a piccoli fori nella retina. Tutti questi sono fattori importanti per l’origine del distacco della retina.
  • Oltre a quelle già menzionate (neo vascolarizzazione coroideale e distacco della retina), altre patologie oculari associate come la cataratta e il glaucoma compaiono più frequentemente nei pazienti con grande miopia piuttosto che nella popolazione generale e devono essere trattate in parallelo. Ad esempio, nel caso della cataratta, la chirurgia verrà eseguita con l’impianto di lenti intraoculari.

La miopia elevata in pillole

Che cos’è?

La grande miopia, la miopia alta o la miopia patologica si definisce tale quando la miopia del paziente è molto elevata (il numero di diottrie supera 6 o 7) e determina un eccessivo allungamento del bulbo oculare che si traduce in un allungamento anormale delle strutture dell’occhio, compresa la retina e la coroide.

Quali problemi può causare?

Avere la miopia magna non implica necessariamente avere complicazioni, ma questa patologia è associata ad un aumento del rischio di anomalie oculari come cataratta, glaucoma, alterazioni del vitreo e alterazioni della retina e della coroide.

Come viene trattata?

Lo specialista della retina indicherà il trattamento più idoneo a seconda delle particolarità del paziente e dell’evoluzione della patologia.

Lo sapevi che?

La Magna miopia può comparire a partire dai 5 o 10 anni e tende a stabilizzarsi entro la fine dell’adolescenza. Tuttavia, a volte può continuare ad aumentare oltre questo periodo della vita.

Questa condizione colpisce solo il 2% della popolazione.

Non ci sono metodi per prevenire questa patologia. Per questo motivo è importante che le persone a rischio si sottopongano a controlli regolari.

Come faccio a sapere se sono miope?

Le persone che presentano alcuni dei fattori di rischio dovrebbero sottoporsi a controlli regolari che includono un esame della vista e un esame completo dell’apparato visivo. Una volta individuati questi fattori di rischio, i controlli di routine saranno finalizzati alla diagnosi precoce di possibili lesioni.

La miopia magna è ereditaria?

La miopia ha una componente genetica importante anche se non necessariamente i figli di una persona con miopia magna svilupperà la stessa patologia (anche se sembra che possano essere più a rischio di sviluppare una miopia semplice). Alcuni studi suggeriscono che ci sono cause poligeniche coinvolte nello sviluppo della miopia.

Può influenzare i bambini?

La miopia magna può verificarsi nei bambini in una piccola percentuale di casi, soprattutto nei pazienti tra gli 8 e i 12 anni in cui le diottrie della miopia aumentano ad un ritmo elevato. In questi casi è necessario curare e controllare l’evoluzione della miopia stabilendo controlli regolari per evitare complicazioni in futuro.

È considerata una disabilità?

Per un paziente con una grande miopia (o qualsiasi patologia visiva che comporti una perdita della vista) per ottenere una disabilità o un’invalidità lavorativa si valutano l’acutezza visiva e il campo visivo. Pertanto, i casi più gravi e irreversibili di perdita della vista derivanti da un’elevata miopia possono portare all’incapacità lavorativa e alla disabilità.

È un rischio per la gravidanza?

Le donne miopi dovrebbero prestare particolare attenzione durante la gravidanza, soprattutto se hanno degenerazioni retiniche predisponenti. In questo caso, la paziente deve prestare particolare attenzione nella scelta della procedura con cui partorire.

Indipendentemente dal grado, la miopia, può colpire la retina, causando degenerazioni che possono essere aggravate al momento del parto, con il distacco della retina che è una delle complicazioni più gravi che si possono sperimentare.

Per questo motivo, è comune che i ginecologi esortino le loro pazienti a sottoporsi a un consulto oftalmologico prima del parto per conoscere la gravità delle lesioni e, a seconda della diagnosi dell’oculista, a optare per un parto cesareo o naturale.

Fonte

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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