Le miodesopsie sono corpi mobili filiformi o puntiformi che hanno origine nel vitreo, la sostanza gelatinosa all’interno del bulbo oculare. Il termine deriva dalle parole greche “myodes” (simile a mosche) e “opsis” (visione). Quando questi corpi proiettano la loro ombra sulla retina creando delle macchie scure in movimento che chiamiamo “mosche volanti”.
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ToggleQuanto tempo durano le miodesopsie?
Solitamente le miodesopsie hanno una durata molto limitata e possono comparire e sparire per diverse settimane. Tuttavia, in alcuni casi possono anche durare 20 minuti e i loro episodi possono aumentare di frequenza con l’aumentare dell’età del paziente.
Quali sono le cause e a che età si manifestano?
Una delle cause principali delle miodesopsie è la degenerazione del corpo vitreo che tipicamente inizia a 20-30 anni ma comincia a mostrare segni evidenti solo dopo i 40-50 anni quando il corpo vitreo perde la sua trasparenza e le fibre di collagene su separano in filamenti di forme differenti.
Altre cause importanti sono:
- Scarsa idratazione e occhio secco;
- Attività sportiva troppo intensa;
- Utilizzo eccessivo di colliri e farmaci;
- Traumi.
Quali sono i fattori di rischio o le patologie correlate?
Quando le miodesopsie si manifestano di grandi dimensioni e accompagnati da altri sintomi come il male oculare, la cefalea o una vista offuscata è importante consultare il proprio medico di fiducia.
Condizioni come la miopia o il diabete possono aumentare il rischio di sviluppare miodesopsie. È inoltre possibile che la comparsa di macchie nel nostro campo visivo dipenda dal principio di una delle seguenti patologie:
- Distacco della retina;
- Emorragie o infezioni del corpo vitreo;
- Tumori oculari;
- Glaucoma;
- Infiammazione oculare;
- Maculopatia.
Quali sono i sintomi?
I sintomi delle miodesopsie possono essere più o meno gravi a seconda della causa scatenante. I principali sono:
- Vista annebbiata;
- Presenza di ombre nel campo visivo;
- Fotopsia (vedere onde luminose negli occhi);
- Dolore oculare;
- Perdita dell’acuità visiva;
- Febbre;
- Cefalea.
Possono essere un sintomo di ansia e stress?
Nonostante la presenza di macchie davanti agli occhi non sia un sintomo causato dall’ansia o dallo stress, gli esperti confermano che se si trova in condizioni stressanti il paziente può notare di più la presenza di “mosche volanti” o lampi di luce nel proprio campo visivo.
Quando preoccuparsi per le mosche volanti e andare dal dottore?
Quando il paziente inizia a notare la presenza di macchie scure o grigie nella parte bianca dell’occhio è sempre fondamentale contattare il proprio medico di fiducia per escludere un distacco della retina o altre gravi patologie. Le principali condizioni che devono mettere in guardia sono:
- Se il disturbo persiste;
- Se è accompagnato da altri sintomi;
- Se le macchie crescono in numero e dimensione.
Come si esegue la diagnosi?
In modo da ottenere una corretta diagnosi durante la visita oculistica, l’anamnesi dovrà tenere conto di una serie di fattori:
- Quando si è presentato il disturbo;
- Eventuali sintomi associati;
- Di che forma, dimensione e colore sono le macchie;
- Se sono comparse in seguito ad un trauma;
- Eventuali patologie oculari o interventi chirurgici recenti.
L’esame obiettivo andrà poi a misurare l’acuità visiva, la pressione oculare e il corretto movimento dei bulbi oculari. Infine, l’esame del fondo oculare permetterà di valutare lo stato di salute delle altre strutture oculari, in particolare della retina, del corpo vitreo e del nervo ottico.
Che trattamenti/terapie esistono per far sparire le miodesopsie?
Non esistono farmaci o interventi in grado di eliminare completamente le miodesopsie provocate da cause fisiologiche. Nei casi più gravi si può decidere di intervenire con la vitrectormia ma è un’opzione estrema che deve essere valutata attentamente dal proprio medico perché può portare a complicazioni molto serie.
Cos’è il vitreo e la vitrectomia?
Il corpo vitreo è una massa gelatinosa trasparente che riempie circa i 4/5 dell’occhio umano nell’area tra il cristallino e la retina. La vitrectomia è un efficiente intervento di micro chirurgia oftalmica che permette di accedere alla retina attraverso una piccola incisione ed estrarre l’umor vitreo dall’occhio attraverso piccole sonde.
Questo intervento è consigliato solo nei casi in cui la vista è notevolmente compromessa in quanto il vitreo non è più trasparente. L’intervento può essere effettuato in anestesia locale o totale, dura circa 20 minuti e, se non ci sono complicanze, il paziente può essere dimesso dopo 24 ore.
In seguito all’intervento lo specialista prescriverà una terapia farmacologica a base di colliri specifici e raccomanderà il paziente di evitare sforzi eccessivi o attività che potrebbero causare traumi nella zona oculare.
Esistono altri rimedi naturali?
Sono numerosi i rimedi naturali consigliati per evitare la comparsa di miodesopsie. Quelli considerati più efficaci sono:
- Tenere ben idratato il nostro organismo bevendo almeno 2 litri d’acqua nell’arco della giornata;
- Mantenere un’alimentazione ricca di frutta, verdura e sali minerali;
- Indossare lenti scure quando c’è molta luce per ridurre il numero e la dimensione delle miodesopsie;
- Effettuare esercizi di movimento oculare per spostare da una zona all’altra gli addensamenti di gel vitreale che si trova tra la retina e il cristallino.
Fonti
- National Eye Institute – Floaters
- NHS – Floaters and lashes in the eyes
- Manuale MSD – Flash oculari e corpi mobili
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NOTA BENE
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Articolo supervisionato dal
Medico chirurgo di Clinica Baviera Torino
Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista dal 2011. Inizia ad esercitare la propria attività come oculista libero professionista presso diverse strutture a Napoli e Caserta e presso il proprio studio in provincia Napoli. E’ stato Dirigente Medico di I livello presso l`U.O.C di Oculistica dell’Ospedale regionale della Val d`Aosta U. Parini fino al 2011, quando inizia la sua collaborazione con Clinica Baviera. Il dott. Notaro esegue ogni anno moltissimi interventi di chirurgia oculare, come la chirurgia dei difetti refrattivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo, con tecniche laser e impianto di lenti intraoculari (icl), intervento della cataratta con l’impianto di lenti multifocali.