I colliri cicloplegici sono una delle sostanze più utilizzate nelle consultazioni oftalmologiche.
Al pari di altri tipi di colliri oftalmici, i cicloplegici hanno determinati usi e cercano di generare effetti specifici sugli occhi in base alle esigenze e alle cure di ciascun paziente. Generalmente, si classificano in due diverse categorie: colliri cicloplegici anticolinergici e colliri midriatici. I colliri cicloplegici sono ad attività anticolinergica e bloccano il muscolo ciliare e lo sfintere pupillare dando rispettivamente ciclopegia e midriasi (atropina, omatropina, ciclopentolato e tropicamide). I colliri midriatici sono simpaticomimetici e agiscono stimolando il muscolo dilatatore pupillare (fenilefrina).
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ToggleCollirio cicloplegico: come e quando dovremmo usarlo?
Sebbene i due gruppi di colliri cicloplegici sopra descritti abbiano differenze nella loro composizione, in generale, questo prodotto viene utilizzato per situazioni come quelle descritte di seguito.
Dilatazione delle pupille
Si tratta del suo uso più comune. Quando facciamo una visita, indipendentemente dalla causa, il nostro specialista di solito ci mette alcune gocce negli occhi prima di iniziare l’esame corrispondente. Quindi, queste goccioline sono colliri cicloplegici, che favoriscono un esame approfondito dell’occhio (retina) e della zona degli occhi.
Irritazione dell’iride
L’iride è quella che dà il colore ai nostri occhi e controlla il grado di dilatazione della pupilla in base alla luce esterna. Quando si irrita o si infiamma, una piccola dose di collirio cicloplegico ci aiuta a far regredire questa situazione.
Infiammazione della cornea
L’infiammazione corneale è uno dei disturbi oculari più comuni. Può avere diverse cause, che vanno dalle infezioni batteriche, ai virus o ai parassiti, fino all’uso eccessivo di farmaci o all’assenza di lacrime. In questo caso, i colliri cicloplegici ci aiutano anche a controllare questa anomalia.
Alcuni consigli per l’uso di colliri cicloplegici
I colliri cicloplegici o midriatici (tutte le molecole) vanno usati con cautela in occhi con camera anteriore bassa e angolo iridocorneale stretto perché possono causare una crisi di glaucoma acuto da chiusura d’angolo, ma non cambia niente per i pazienti con glaucoma ad angolo aperto (che è la comune forma di glaucoma che si incontra in ambulatorio) in quanto non modificano in maniera sostanziale i valori della pressione intraoculare.
Fonti
- Verywellhealth – Cycloplegic eye drop uses
- University Hospital Southampton – Cyclopentolate eye drops for children
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Articolo supervisionato dal
Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna
Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.