Perché si starnutisce quando si guarda il sole?

Lo starnuto fotosensibile o riflesso (anche detto “starnuto fotico”), meglio conosciuto come sindrome ACHOO (Autosomal dominant Compelling HelioOpthalmic Outburst) scaturisce dall’improvvisa esposizione al sole. Il 18-35% della popolazione mondiale soffre di questo fenomeno e, anche se non si sa molto sul meccanismo che lo innesca, è stato dimostrato che è genetico ed ereditario

Cos’è il riflesso fotico?

Il riflesso fotico è una reazione che porta le persone a starnutire quando passano da una relativa oscurità a una luce intensa molto forte, spesso la luce del sole (ad esempio, quando escono da un tunnel). Questo riflesso termina una volta che gli occhi si sono adattati al nuovo grado di luminosità. 

Qual è la causa che porta allo starnuto fotosensibile?

Nonostante ancora oggi non si conoscano nel dettaglio le cause di questa reazione, l’ipotesi prevalente verte su un coinvolgimento del sistema nervoso centrale. L’esposizione alla luce farebbe attivare una parte del sistema nervoso parasimpatico, responsabile delle azioni involontarie. Davanti ad un flash luminoso siamo abituati per istinto ad aggrottare le sopracciglia e dilatare le pupille, azioni che potrebbero spontaneamente suscitare un altro riflesso: lo starnuto. 

Secondo altre ipotesi, questa reazione può essere causata da:

• Un’interferenza tra nervo ottico e trigemino;
• Una reazione profondamente radicata nel nostro cervello;
• Un residuo evolutivo ereditato di generazione in generazione.

Cos’è il sistema nervoso parasimpatico?

È la parte autonoma del nostro sistema nervoso che regola le risposte automatiche e involontarie dell’organismo in seguito a uno stimolo proveniente dall’ambiente esterno o dall’interno del corpo. Infatti, si ritiene che lo starnuto fotico possa essere il risultato dell’incrocio anche tra il nervo trigemino e il nervo ottico.

Cosa sono il nervo trigemino e il nervo ottico?

Il nervo trigemino e il nervo ottico sono entrambi filamenti sensitivi, ma mentre il primo controlla la gran parte dei movimenti del viso e trasmette al cervello le sensazioni di tatto e dolore, il secondo è responsabile di inviare le informazioni visive registrate dalla retina. 

Ciò che probabilmente si verifica nel caso del riflesso fotico è che ad un certo punto del percorso di trasmissione questi due nervi si congiungono e questo spiegherebbe il perché l’occhio, se stimolato dalla luce, provoca come risposta l’insorgere di uno o più starnuti.

Esistono vari studi in medicina ancora aperti sull’argomento e questa è solo una delle molte ipotesi considerate. È importante ricordare che la sindrome ACHOO può causare qualche disagio, ma non ci sono prove che possa generare problemi di salute.

Quali sono i sintomi?

I principali sintomi del riflesso fotico consistono in una serie di starnuti incontrollabili che presentano le seguenti caratteristiche:

• Durata massima di 10 starnuti (di solito da 1 a 3);
• Intervallati da archi di tempo inferiori ai 19 secondi;
• Seguiti da una fase di immunità di 24 ore a successive esposizioni.

Esistono rimedi?

Tra i rimedi consigliati per prevenire questa reazione, coprirsi gli occhi in caso di cambio repentino di luminosità è sicuramente quello più efficace. Anche premere sul prolabio (l’avvallamento compreso tra naso e bocca) con il dito perpendicolare rispetto al setto nasale si dice sia un ottimo rimedio per impedire lo starnuto fotico. Ciononostante questa condizione per quanto fastidiosa non presenta alcun rischio alla salute se non ovviamente quello legato all’esposizione diretta del sole (fissare il sole causa danni permanenti alla vista) o quello di chiudere temporaneamente gli occhi mentre si è al volante.

Fonti

• ACHOO Syndrome – National Center for Biotechnology Information, U.S. National Library of Medicine
• Autosomal dominant compelling helio-ophthalmic outburst syndrome (photic sneeze reflex). Clinical study of six Spanish families – PubMed

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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