Cos’è la sclera o la parte bianca dell’occhio?

Curiosità
Cos’è la sclera o la parte bianca dell’occhio?
25/08/2023
occhi gonfi Tempo di lettura: 5 Minuti

Il bianco dell’occhio, chiamato sclera, è uno strato fibroso, protettivo, opaco e flessibile costituito da collagene, la cui funzione principale è quella di racchiudere e proteggere da possibili danni le strutture interne.

Quali sono le caratteristiche della sclera, la parte bianca dell’occhio?

La sclera riveste circa i 5/6 posteriori del globo oculare (nel segmento anteriore la cornea occupa il rimanente 1/6) ed è parzialmente visibile fra le palpebre. Non è una struttura anatomica trasparente, bensì si presenta come opaca e biancastra. Questa colorazione può declinare verso l’azzurro nei bambini (poiché traspare la pigmentazione della coroide sottostante), verso il giallastro nelle persone anziane (a causa della disidratazione e dei depositi di lipidi) o dipendere dalla presenza di alcune malattie.

Partendo dalla parte più interna e proseguendo verso l’esterno, i tre strati principali che la compongono sono:

  • Lamina fusca: parte del tessuto pigmentato della lamina sovracoroidea.
  • Fibroso: costituita da tessuto connettivo.
  • Episclera: situata al di sotto della congiuntiva bulbare, è una membrana molto sottile.
Anatomia dell'occhio

Con quali parti dell’occhio è connessa?

La sclera è connessa nella sua parte frontale alla membrana connettivale che è di natura mucosa e ricopre l’interno dell’occhio. Internamente invece è connessa con l’uvea e, nella parte anteriore, con il corpo ciliare e l’iride. Nella porzione anteriore la sclera è in continuità con la cornea (la struttura trasparente che permette alla luce di penetrare nell’occhio), da cui è separata attraverso il limbus sclerocorneale. Nella zona posteriore invece si interrompe per consentire il passaggio ai fasci di fibre del nervo ottico. 

Quali sono le principali funzioni della sclera?

La sua struttura elastica e resistente svolge diverse funzioni:

  • Protettiva del globo oculare
  • Strutturale: contribuisce a stabilizzare la forma del bulbo oculare
  • Di sostegno: sostiene le membrane più interne permettendo l’inserzioni dei tendini dei muscoli dell’occhio.

La sclera è sempre bianca?

Il caratteristico colore bianco della sclera denota uno stato di salute nella norma, essendo questo il colore che dovrebbe avere l’occhio quando non sono presenti malattie o anomalie.

Esistono diverse patologie che, seppur non direttamente legate alla vista, determinano un cambiamento di colore della sclera. Vediamo le principali:

  • L’aumento dei livelli di bilirubina nel sangue dovuto al malfunzionamento del fegato e della colecisti fa ingiallire la sclera. Alcune di queste malattie sono potenzialmente gravi, quindi è molto importante consultare un medico al più presto quando si presentano questi segnali.
  • Congiuntivite occhio secco. In alcuni casi, la sclera può apparire di un colore rosa pallido o tendente al rosso. Sia la congiuntivite che l’occhio secco sono problemi di solito lievi e temporanei.
  • Sclerite e lesioni agli occhi. Entrambi questi problemi possono causare la comparsa di macchie rosse all’interno dell’occhio.
  • Malattie congenite. Alcune patologie ereditarie o congenite, molto rare, possono far diventare bluastro o grigio il bianco della sclera.
  • Eccesso di ferro. L’accumulo di ferro nel corpo può causare la comparsa di macchie marroni.

La sclera è importante quanto l’iride, la cornea, la pupilla o altre parti degli occhi. Ricorda che la sua funzione principale è quella di proteggere la superficie esterna dell’occhio da fattori sia esterni che interni.

Sclera occhio

Quali sono le malattie più comuni legate alla sclera?

Come altre parti dell’occhio anche la sclera è soggetta ad alcune malattie, anomalie congenite, traumi e lesioni causate da sostanze o da prodotti chimici. Quando la sclera è colpita da una di queste condizioni uno dei principali campanelli d’allarme che ci avvisa del suo stato di salute è la presenza di un’infiammazione. Ci sono tre tipi di traumi piuttosto comuni che possono esserne la causa:

  • Sclerite: un’infiammazione della parte interna dell’occhio che deriva da malattie che si generano in un’altra parte dell’occhio. Ne esistono due tipi: anteriore (attacca i primi strati della sclera) e la posteriore (colpisce l’area posteriore dell’occhio). Entrambe si possono sviluppare insieme.
  • Malnocitosi sclerale: un’ipergmentazione del tratto uveale in seguito alla quale la parte bianca si tinge di una tonalità più scura e le macchie sono di colore blu o marroni. 
  • Episclerite: un’infiammazione che colpisce lo strato esterno della sclera (episclera). È caratterizzato da un arrossamento nella parte anteriore dell’occhio, una lacrimazione permanente che provoca irritazione. È meno grave della sclerite (che colpisce sempre la parte bianca dell’occhio). 

Come si cura?

Esistono diversi trattamenti per guarire da una sclerite. Solitamente il medico somministra una cura a base di corticosteroidi come il prednisone per via orale. I casi più lievi possono essere risolti anche con una terapia a base di farmaci antinfiammatori non steroidei assunti per via orale.

Se invece il soggetto è affetto da una patologia autoimmune o non risponde alla terapia corticosteroidea, può essere necessario ricorrere a farmaci che sopprimono il sistema immunitario mentre per i casi a rischio di perforazione si potrebbe persino ricorrere ad un intervento di riparazione chirurgica.

Chi sono i soggetti a rischio?

Le condizioni che possono rendere un soggetto a rischio di sclerite sono:

  • Età: la maggiore incidenza si ha tra i 40 ed i 60 anni.
  • Genere: particolarmente diffusa nelle donne.
  • Patologie: si associa generalmente all’uveite, alla cataratta, ad emorragie retiniche e al distacco della retina. 

In presenza di queste caratteristiche è molto importante monitorare la propria salute dal medico di fiducia per essere in grado di ottenere una diagnosi precoce e una terapia tempestiva in caso di sclerite. Solo in questo modo si potranno prevenire complicanze piuttosto gravi come la riduzione della vista, l’assottigliamento sclerale e altre patologie della cornea.

Sono frequenti i tumori alla sclera?

No i tumori alla sclera non sono frequenti e hanno quasi sempre una natura benigna (fibromi, osteomi e condromi). Questi tipi di tumori si presentano come noduli solidi e possono aumentare di volume nel corso degli anni. 

In rari casi però la sclera e l’episclera possono essere invase da neoplasie che hanno origine dall’interno o esterno del bulbo oculare, come i melanomi intraoculari, il mieloma e la sarcoidosi che venendo confusi come semplici scleriti a causa dei sintomi comuni, rendono difficile formulare la diagnosi e iniziare una cura tempestiva.

Fonti

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NOTA BENE

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Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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