Cos’è l’emeralopia o cecità notturna?

Il mondo Baviera
Cos’è l’emeralopia o cecità notturna?
27/03/2025
L'importanza della luce Tempo di lettura: 4 Minuti

L’emeralopia, anche detta cecità notturna, è una condizione oculare caratterizzata da una ridotta capacità visiva in condizioni di scarsa illuminazione e generalmente colpisce entrambi gli occhi.

Il paziente colpito da emeralopia, infatti, ha difficoltà a orientarsi o a guidare durante la notte mentre non riscontra problemi nel corso della giornata.

Quali tipi di cecità notturna esistono?

Esistono due tipi principali di cecità notturna:

  • Emeralopia congenita (cecità notturna stazionaria congenita): una condizione ereditaria provocata da un deficit funzionale dei bastoncelli, i fotorecettori della retina responsabili della visione notturna. È detta “stazionaria” in quanto non è transitoria. Questa patologia è una condizione rara che ad oggi non ha ancora una cura e può essere limitata solo correggendo i difetti visivi da essa derivati.
  • Emeralopia acquisita: condizione che si presenta per cause di natura oculare o sistemica come la carenza di vitamina A, la retinite pigmentosa o durante la gravidanza.

Quali sono i sintomi della cecità notturna?

I principali sintomi della cecità notturna sono:

  • Visione ridotta in condizioni di scarsa luminosità;
  • Sensibilità alla luce intensa (durante la guida notturna si può rischiare di restare abbagliati dai fari di altre vetture o dalla luce emessa dai lampioni);
  • Difficoltà di mettere a fuoco;
  • Mal di testa;
  • Secchezza oculare.

Quali sono le cause dell’emeralopia?

La causa principale dell’emeralopia è la carenza di vitamina A, per lo più dovuta ad un’insufficienza alimentare oppure alla difficoltà di assorbimento a livello intestinale.

La vitamina A è fondamentale per il funzionamento dei bastoncelli ed una sua carenza può influire sulla visione notturna.

Negli anziani l’emeralopia può essere causata da una diminuzione di rodopsina, il pigmento contenuto nei bastoncelli. È importante sottolineare che anche l’uso di alcuni farmaci come la clorochina o il sildenafil possono indurre questa condizione come effetto collaterale.

Esistono inoltre specifiche malattie associate alla cecità notturna che possono causare questo disturbo.

Quali sono le malattie associate alla cecità notturna?

Nei casi di emeralopia acquisita le cause possono essere numerose condizioni a carico degli occhi come:

  • Retinite pigmentosa: malattia degenerativa che danneggia i bastoncelli della retina portando alla perdita graduale della visione periferica e notturna;
  • Cataratta: opacizzazione del cristallino che riduce la quantità di luce che raggiunge la retina, rendendo difficile vedere al buio;
  • Glaucoma: malattia legata all’età che danneggia la macula, la parte centrale della retina;
  • Retinopatia diabetica: con il diabete che danneggia i vasi sanguigni della retina si riduce la capacità visiva degli occhi al buio;
  • Neurite ottica: patologia infiammatoria che colpisce il nervo ottico e reca danni alla retina;
  • Retinoblastoma: tumore maligno della retina che colpisce generalmente i bambini sotto i 2 anni;
  • Miopia;
  • Degenerazione maculare senile;
  • Epatopatie.

Come si diagnostica?

Per diagnosticare l’emeralopia l’oculista esegue un esame oculistico approfondito che inizia chiedendo un’anamnesi dettagliata della vista del paziente.

Gli esami diagnostici più importanti per evidenziare una presunta emeralopia sono:

  • Test del campo visivo: identifica aree di visione ridotta in diverse condizioni di luce;
  • Test genetici: per identificare eventuali mutazioni associate all’emeralopia;
  • Elettroretinografia (ERG): per misurare le risposte elettriche della retina alla stimolazione luminosa. Determina la funzionalità della retina.
  • Esami del sangue: per valutare i livelli di vitamina A.

Si può trattare l’emeralopia?

Per le forme congenite al momento non esistono trattamenti definitivi ma gli studiosi stanno investendo sulla terapia genica per trovare un modo di sostituire le sequenze di DNA danneggiate.

Per quanto riguarda invece le forme acquisite tutto dipende dalla causa scatenante. Esistono anche alcuni approcci che possono limitare gli effetti di questa patologia come ad esempio:

  • Utilizzare occhiali o lenti correttive prescritte da uno specialista per rendere più chiari i contrasti di luce, agevolando la visione notturna e riducendo l’affaticamento degli occhi;
  • Seguire una dieta sana con integratori alimentari per colmare le carenze di vitamina A.
  • Adottare modifiche all’ambiente di lavoro o in casa con l’aggiunta di dispositivi di illuminazione a LED per migliorare la visibilità.

È fondamentale consultare il proprio oculista per ottenere un piano di trattamento personalizzato in base alle proprie esigenze.

Si può prevenire l’emeralopia notturna?

Per prevenire l’emeralopia notturna è consigliato uno stile di vita corretto ricco di sane abitudini per rallentare gli effetti di questa condizione.

I consigli principali sono:

  • Eseguire analisi del sangue periodiche per monitorare il livello di zuccheri nel sangue;
  • Assumere integratori di vitamina A;
  • Seguire una dieta sana ed equilibrata con cibi ricchi di vitamine e antiossidanti;
  • Utilizzare occhiali da sole o cappelli con visiera per proteggere gli occhi e rendere meno traumatico il passaggio da ambienti molto illuminati a quelli poco illuminati.

Cos’è la miopia notturna?

La miopia notturna è una condizione sofferta dalla maggior parte delle persone e si manifesta con difficoltà a distinguere bene gli oggetti in condizioni di scarsa luminosità. Nonostante possa sembrare simile all’emeralopia, queste due condizioni sono ben distinte come ad esempio:

  • I pazienti affetti da emeralopia risentono di problemi visivi più evidenti e marcati (riduzione dell’acuità visiva e maggiore fotofobia);
  • La miopia notturna non ha una causa ben precisa mentre l’emeralopia è dovuta ad un danno diretto ai bastoncelli;
  • Gli effetti della miopia notturna possono essere ridotti tramite l’utilizzo di lenti specializzate, mentre per l’emeralopia non esistono ancora trattamenti definitivi.

Se si hanno dubbi sull’essere affetti da miopia notturna o emeralopia è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante che potrà fornirvi una diagnosi accurata.

Fonti

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NOTA BENE

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Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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