Questa settimana “Vediamoci Chiaro” ci porta ad indagare i momenti in cui la vista viene ingannata nella nostra vita quotidiana, grazie al nuovo episodio concentrato sulle “Illusioni Ottiche”. Cosa è reale e cosa no?
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ToggleLe illusioni ottiche con Gianluca Dotti
Ospite di questa puntata è Gianluca Dotti, giornalista scientifico e fisico che ha fatto carriera seguendo le sue due più grandi passioni: scienza e tecnologia. Dotti, citando esempi e ricerche che vanno sin dai tempi di Galileo Galilei, spiega i diversi tipi di illusioni e quali sono le condizioni che portano i nostri sensi a percepire la realtà in modi diversi.
Che cosa sono le illusioni?
Le illusioni sono percezioni sensoriali che possono coinvolgere ciascuno dei nostri sensi. Al di là dei processi chimici e biologici che regolano la nostra percezione del mondo, è bene ricordare che il nostro cervello ragiona anche in termini di economicità: esso cerca sempre di individuare quali sono le interpretazioni più semplici possibili per gli stimoli che sta percependo in quel preciso momento. Capita a volte che possiamo percepire qualcosa di diverso dalla realtà e in questo caso si parla di “illusioni”. Le più famose sono sicuramente quelle che riguardano la nostra vista (illusioni ottiche), in quanto è il senso principale attraverso il quale percepiamo e raccogliamo informazioni dal mondo circostante.
Quali tipi di illusioni esistono?
Dotti ci tiene a sottolineare che per ogni senso possiamo avere delle illusioni. Al di là di quelle ottiche, una tipologia presente nella vita di tutti i giorni è costituita dalle illusioni cognitive: queste avvengono quando cerchiamo informazioni su qualcosa e finiamo per fare una selezione personalizzata e non oggettiva in base alle nostre credenze ed esigenze. Una distorsione cognitiva molto comune è il cosiddetto “bias di confema” che porta le persone a dare più importanza alle informazioni in rete che sono concordi con le nostre idee e opinioni. Secondo il nostro ospite un’altra illusione che ci coinvolge costantemente è quella che si manifesta al cinema o davanti ad una serie tv, questa tipologia è detta “filmica”: in questi casi ci immergiamo in mondi costruiti e lontani dal nostro dove ci fa piacere essere illusi. Un’altra illusione molto nota è la pareidolia: un’illusione subcosciente che tende a ricondurre a immagini conosciute oggetti o profili dalla forma casuale (un esempio è quando guardiamo le nuvole nel cielo e ci sembrano avere la forma di animali).
Il nostro occhio come percepisce le immagini?
Gli occh percepiscono le immagini a partire dalle onde elettromagnetiche che però possono sempre variare in modo importante a seconda delle condizioni di luce in cui ci si trova. Un’esempio celebre di questo fenomeno è stato riscontrato alcuni anni fa quando girava in rete la foto di un vestito con due tonalità di colori e, a seconda delle condizioni di luminosità in cui le persone osservavano l’immagine, i suoi toni potevano sembrare nero e blu o bianco e oro. Questo dimostra che le condizioni dell’ambiente circostrante possono portare il cervello a recepire un’informazione che ci può sembrare ovvia mentre invece l’oggettività dell’immagine mostra ben altro.
La prima illusione della storia?
La prima illusione studiata nella storia è la cosiddetta “illusione ottica di Galileo”. Il famoso astronomo, osservando i pianeti lontani dal nostro, affermava che quelli più luminosi apparivano più grandi di altri. Nel campo dell’astrofisica il nostro modo di guardare lo spazio è quasi esclusivamente basato su percezioni ottiche, ad eccezione di novità scientifiche recenti come le onde gravitazionali. Dato che l’osservazione del cosmo è prevalentemente basata su un gioco di luci, ombre, luminosità e contrasti questo è un terreno di studio in cui il rischio di cadere vittima di illusioni ottiche è molto forte.
Arte e alterazioni visive vanno di pari passo?
Ci sono tantissime forme di arte e spettacolo che si basano sulle alterazioni visive: il cinema, le decorazioni all’interno di un edificio, la pittura e la scultura. Le principali opere d’arte del nostro tempo sono diventate celebri per essere riuscite a giocare sfruttando un inganno della nostra vista per renderlo una propria caratteristica unica. Basti pensare alla Gioconda di Leonardo Da Vinci che sembra seguirci con lo sguardo o la celebre cupola di San Pietro a Roma che sembra rimpicciolirsi a mano a mano che ci si avvicina ad essa, effetti garantiti dalla luminosità e dall’ambiente circostante delle opere citate. Negli anni ’60 e ’70 dello scorso secolo sono apparsi interi filoni artistici come l’optical art (detta “op art”) che vivono dell’idea di fare sperimentare allo spettatore un’illusione ottica e questo crea nelle persone quel senso di sorpresa e fascino che sono intrinsechi di ogni opera d’arte passata alla storia.
Dove ascoltare il podcast?
Tutte le nuove puntate del podcast “Vediamoci Chiaro”, sviluppate sottoforma di dialoghi o meglio chiacchierate a due o tre protagonisti, sono disponibili con cadenza settimanale. Ascolta la dodicesima puntata sulle “Illusioni Ottiche”, on-air sulle principali piattaforme: