Cos’è la pseudofachia?

Salute degli occhi
Cos’è la pseudofachia?
20/12/2024
Tempo di lettura: 3 Minuti

Con pseudofachia oculare si intende l’installazione di un cristallino artificiale (detto anche lente intraoculare o IOL) che viene impiantato nell’occhio al posto della lente naturale. Il termine “pseudofachia” deriva, infatti, dalle parole greche “pseudo” (falso) e “faco” (cristallino).

Pseudofachia e cataratta sono strettamente correlate ma non sono la stessa cosa: a differenza della cataratta che è un difetto di rifrazione causato dall’opacità totale o parziale del cristallino dell’occhio, la pseudofachia è la conseguenza del trattamento chirurgico per curare questa patologia e può migliorare molto la qualità della vista.

La pseudofachia non va neanche confusa con l’afachia, l’assenza del cristallino all’interno dell’occhio, in quanto va a correggerla impiantando una lente artificiale.

Quando prendere in considerazione la lente pseudofachica?

I medici di Clinica Baviera consigliano di prendere in considerazione l’inserimento di una lente pseudofachica quando la vista inizia a ridursi significativamente e il paziente presenta i seguenti sintomi:

Un paziente che è affetto da questi disturbi manifesterà anche il bisogno di frequenti cambi di prescrizione di occhiali o lenti a contatto man mano che la vista deteriora.

Com’è la lente per la pseudofachia?

Parlando della sua struttura, la lente pseudofachica può essere costituita da materiali diversi. Tra i più usati troviamo:

  • Composti plastici;
  • Acrilico;
  • Silicone.

La lente pseudofachica può essere utilizzata per compensare molti difetti refrattivi come l’ipermetropia o la miopia ma, prima di ciò, è importante che il medico stabilisca quale tipo di lente sia necessaria per il singolo caso.

Generalmente le lenti pseudofachiche si dividono in quattro tipologie:

  • Monofocali: le più comuni e utilizzate per agevolare la vista da vicino o da lontano.
  • Multifocali: permettono di agevolare la vista sia da vicino che da lontano.
  • Accomodative: cambiano forma in base alla contrazione dei muscoli ciliari.
  • Toriche: specifiche per risolvere forme particolari di astigmatismo.

Come funziona l’intervento di pseudofachia?

Lo scopo dell’intervento di pseudofachia è quello di rimuovere il cristallino opacizzato con uno trasparente che focalizza la luce nella retina, garantendo alla vista di tornare nitida. L’intervento si svolge in regime ambulatoriale e dura circa mezz’ora durante la quale il paziente verrà tenuto sveglio. 

Prima dell’operazione viene somministrato un farmaco che serve ad anestetizzare localmente l’occhio in modo da non sentire alcun dolore. La lente viene poi rimossa con una delle seguenti tecniche:

  • Facoemulsificazione: viene effettuato un piccolo taglio nella parte anteriore dell’occhio nella quale viene inserita una sonda che invia onde ad ultrasuoni per distruggere la lente opaca, i cui pezzi vengono poi aspirati.
  • Incisione extracapsulare: viene effettuato un taglio più grande e la lente viene rimossa nella sua interezza. Questo trattamento è consigliato nei casi più complicati con cataratta secondaria.

Una volta rimossa la vecchia lente, il medico si occuperà di impiantare il nuovo cristallino artificiale e richiuderà l’incisione. Dopo un breve riposo post-operatorio il paziente potrà tornare a casa il giorno stesso dell’intervento ma è necessario che qualcuno lo accompagni perché non potrà guidare. Nel caso di pseudofachia bilaterale, i tempi di guarigione possono aumentare ed è consigliata la pausa di un paio di giorni tra il primo e il secondo intervento.

Quanto durano le nuove lenti?

Le nuove lenti vengono costruite per essere permanenti e durare tutta la vita del paziente. Ciononostante, in alcuni rari casi il paziente può risentire di problemi alla vista causati dalle lenti a pochi anni dall’intervento. Se ciò accade è fondamentale avvertire subito il proprio medico curante.

Eventuali complicazioni della procedura?

Generalmente sono rare le complicazioni di questo tipo di intervento ma, talvolta, possono verificarsi effetti collaterali come:

  • Una correzione visiva eccessiva o insufficiente;
  • Un posizionamento errato della lente;
  • Lo spostamento della lente durante le attività quotidiane;
  • Sindrome di Irvine Gass (accumulo di liquido nella retina).

In rarissimi casi quest’operazione può portare anche a complicazioni molto serie che non vanno mai per nessun motivo ignorate, come:

È importante ricordare che però l’intervento di pseudofachia ha un’alta percentuale di successo, arrivando a migliorare la vista in più del 90% dei casi affetti da difetti refrattivi o da cataratta. 

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Massimo Notaro

Articolo supervisionato dal

Dott. Massimo Notaro

Medico chirurgo di Clinica Baviera Torino

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista dal 2011. Inizia ad esercitare la propria attività come oculista libero professionista presso diverse strutture a Napoli e Caserta e presso il proprio studio in provincia Napoli. E’ stato Dirigente Medico di I livello presso l`U.O.C di Oculistica dell’Ospedale regionale della Val d`Aosta U. Parini fino al 2011, quando inizia la sua collaborazione con Clinica Baviera. Il dott. Notaro esegue ogni anno moltissimi interventi di chirurgia oculare, come la chirurgia dei difetti refrattivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo, con tecniche laser e impianto di lenti intraoculari (icl), intervento della cataratta con l’impianto di lenti multifocali.

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