Scotoma: che cos’è e quanti tipi esistono?

Salute degli occhi
Scotoma: che cos’è e quanti tipi esistono?
21/08/2023
Occhio con scotoma Tempo di lettura: 6 Minuti

Lo scotoma è una manifestazione visiva caratterizzata da macchie scure o colorate, spesso con percezione di tracce scintillanti che improvvisamente compaiono nel campo visivo. Questo problema può riguardare uno o entrambi gli occhi e può avere un tempo di apparizione variabile e collegato a differenti cause.

Cos’è lo scotoma?

Con il termine scotoma (dal greco skotos che significa “oscurità”) si intende un difetto lacunare del campo visivo correlato ad un’area di ridotta o assente sensibilità della retina. Il paziente che percepisce uno scotoma può vedere macchie colorate che si muovono, una macchia scura o una zona sfocata al centro del campo visivo. Il risultato sarà la percezione di un’area di minore efficienza visiva attorno alla quale la visione è generalmente buona o risulta normale.

Quando lo scotoma non è fisiologico è considerato patologico in quanto può essere indicativo di diverse malattie correlate alla funzionalità oculare (distacco della retina, glaucoma, patologie della macula o del nervo ottico) o una conseguenza degli effetti indesiderati di alcuni farmaci.

Quanti tipi di scotoma esistono?

Lo scotoma può avere diverse forme e dimensioni ma possiamo classificarlo in 4 categorie: in base alla sede, all’entità del disturbo, alla sua natura e alla forma.

In base alla sede

A seconda della sede in cui è localizzato si distinguono:

  • Scotoma centrale: situato al centro del campo visivo nel punto di focalizzazione dello sguardo. Questo scotoma può essere assoluto o relativo e può essere provocato sia da situazioni infettive (toxoplasmosi), sia in seguito a una degenerazione maculare legata all’età o anche per alterazioni dell’efficienza delle vie ottiche (neurite).
  • Scotoma paracentrale: percepito come una riduzione parziale o totale della sensibilità luminosa nella zona paracentrale di fissazione. Questo tipo di scotoma è comune nei soggetti affetti da patologie del nervo ottico.
  • Scotoma pericentrale: solitamente a forma di cerchio o arco e circonda la zona centrale ad una distanza più o meno ravvicinata.
  • Scotoma periferico: questi scotomi possono essere unici o multipli, riuniti in una sola area del campo visivo o disseminati, piccoli o ampi. Sono tipicamente associati a malattie della retina.

In base all’entità

Per l’entità di questo disturbo si possono distinguere:

  • Scotoma relativo: caratterizzato da una ridotta sensibilità retinica con linee, chiazze e cerchi proiettati ad occupare il campo visivo e una percezione cromatica sfalsata.
  • Scotoma assoluto: caratterizzato dall’assenza di sensibilità in alcune aree della retina portando alla mancanza di percezione delle immagini in alcune zone del campo visivo che si presentano quindi scure.

In base alla natura

Secondo la natura del disturbo lo scotoma può essere:

  • Positivo: si proietta come una macchia dal colore e intensità variabile sovrapposta all’immagine osservata. Agisce come risposta ad una stimolazione anomala di alcune parti del sistema visivo (come durante le emicranie).
  • Negativo: è un difetto di visione simile ad una macchia scura al centro del campo visivo che non permette di visualizzare gli oggetti fissati. È comune nei soggetti affetti da malattie della macula.

In base alla forma

Lo scotoma si distingue a seconda delle sue diverse forme: 

  • Ovale: frequente nelle intossicazioni e negli avvelenamenti;
  • Rotondeggiante: tipica della neurite retrobulbare;
  • Anulare: indicativo degli stadi iniziali della retinite pigmentosa e di altre degenerazioni della retina;
  • A mosaico: può dipendere dalla coroidite disseminata.

Perché si manifesta?

Molto comune è lo scotoma scintillante che si manifesta determinando una limitazione della capacità visiva della durata di qualche minuto e scompare spontaneamente. Nella gran parte delle situazioni, questo sintomo viene dato dal restringimento transitorio dei vasi sanguigni degli occhi. In alcune situazioni lo scotoma può essere correlato ad un’emicrania con aura e porta il paziente a vedere a righe o con strisce ondulate di vario colore.

Si parla anche di scotoma arciforme quando in seguito ad un problema al nervo ottico si manifesta un’area cieca del campo visivo di forma arcuata.

Quali sono le cause?

Le cause sono differenti e possono interessare diverse parti dell’occhio. Le principali situazioni sono:

In alcune situazioni gli scotomi possono derivare da intossicazioni, problemi vascolari, ischemie, tumori cerebrali e, raramente, anche per causa dell’assunzione sgradita di alcuni farmaci.

Quali sono i sintomi?

Lo scotoma insorge come una macchia che appare davanti agli occhi. Oltre a influenzare la nostra vista con la presenza di strisce luminose, colorate e ondulate all’interno del campo visivo, questo disturbo si può associare a diversi altri sintomi:

  • Forti emicranie;
  • Stanchezza;
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Vertigini.
Occhio con Scotoma

Quando rivolgersi al medico?

A volte lo scotoma può rivelarsi il primo sintomo di una patologia neurologica grave. È dunque fondamentale rivolgersi immediatamente al proprio medico di fiducia qualora questo disturbo sia persistente e si manifesti insieme ai seguenti sintomi:

  • Mal di testa intenso;
  • Vomito senza nausea;
  • Problemi nel linguaggio;
  • Paralisi.

Come viene diagnosticato?

La diagnosi dello scotoma viene effettuata da un medico oculista che sottoporrà il paziente a diverse indagini strumentali per valutarne la visione centrale e periferica.

  • L’esame del campo visivo (o campimetria) è il test principale che permette di rilevare la presenza di uno scotoma, fornendo la mappatura del campo visivo del paziente. Oggigiorno viene utilizzata maggiormente la campimetria computerizzata durante la quale il paziente viene fatto sedere davanti ad uno schermo dove verranno proiettati dei segnali luminosi. Il paziente poi dovrà premere un pulsante ogni volta che riuscirà a vedere questi segnali e i dati registrati verranno elaborati dal macchinario che ne consentirà una rappresentazione grafica. 
  • In seguito possono essere consigliate ulteriori indagini strumentali (oftalmoscopia, polarimetria, tomografia) indagando nel dettaglio su alcune specifiche aree dell’occhio, come il disco ottico e le fibre nervose. 

Quale trattamento applicare?

Lo scotoma è un sintomo che si presenta in associazione ad altre patologie oculari e il suo trattamento sarà diverso a seconda della causa primaria che ne ha provocato l’insorgenza.

  • In caso di glaucoma vengono consigliati colliri ipotonizzanti;
  • In caso di patologie come cataratta e distacco della retina può essere necessario ricorrere alla chirurgia;
  • In caso di patologie vascolari retiniche sono prescritti anticoagulanti e trombolitici;
  • In caso di emicrania e cefalea vengono somministrati farmaci topici.

Esistono tuttavia alcune condizioni neurologiche permanenti per le quali non esiste una vera terapia (lesioni a carico della retina, dell’encefalo e delle vie ottiche). In questi casi, non essendoci modo per eliminare la causa principale, lo scotoma non può essere risolto e risulta necessario sottoporre il paziente ad interventi riabilitativi volti a permettergli di recuperare il più possibile la sua capacità visiva.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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